Messina, 3 luglio 2024
ANDREA LANARI ATTRAVERSA LO STRETTO DI MESSINA
L’impresa di Andrea Lanari invalido sul lavoro per promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro
“Un’ora, 26 minuti e 26 secondi. E’ stato difficile ma bellissimo”. L’ha detto con quell’entusiasmo che lo caratterizza da sempre, nonostante tutto, ancora carico di adrenalina, ieri, nel primo pomeriggio.
Andrea Lanari, 46 anni di Castelfidardo, ha portato a termine con successo la traversata “La sicurezza conquista lo Stretto” a Messina. Ha abbracciato i figli e si è lasciato alla commozione dopo un’impresa titanica, ancor più per lui. Il 4 giugno 2012 un grave incidente sul lavoro stravolse la sua vita lasciandolo invalido all’80 per cento. Una mattina come tante altre, mentre stava facendo un collaudo ad uno stampo di tranciatura, subito dopo aver inserito il materiale sotto lo stampo, si è improvvisamente abbassata la pressa tranciandogli le mani fino a metà avambraccio.
Ieri è partito dalla spiaggia del Pilone di Torre Faro attorno alle 11.30 per attraversare lo Stretto a nuoto e raggiungere alle 13 circa la spiaggia di Cannitello, a Villa San Giovanni, in Calabria. Obiettivo promuovere la sicurezza sul lavoro e raccogliere fondi. Ha deciso di affrontare le correnti marine con due protesi agli avambracci dal Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio a Bologna per un’iniziativa patrocinata dalla città di Messina e da Anmil, Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, di cui è formatore della sicurezza.
A nuotare con lui il figlio Kevin e Marco Trillini, fidardense, istruttore specializzato in nuoto per persone con disabilità e responsabile comunicazione del centro Papa Giovanni XXIII di Ancona, lo sportivo Lorenzo Carnevalini e diversi nuotatori a livello amatoriale. Tre chilometri e mezzo circa da percorrere, impegnativi, per questo si sono allenati per settimane.
Trillini li ha terminati in un’ora, 9 minuti e 7 secondi. “Ho deciso di attraversare lo Stretto perché ho raccolto una sfida di un mio collega di lavoro formatore circa due anni e mezzo fa. Così porto un messaggio di promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro perché, stando anche agli ultimi dati Inail, vediamo che gli infortuni sono in aumento, quindi mi sono proposto di fare questa traversata a nome di tutte le persone, come me, che sono rimaste invalide. Tanti non sono più tornati a casa. La vita spesso ti mette di fronte a difficoltà che sembrano insormontabili ma con la grinta, la buona volontà, la costanza e un pizzico di vicinanza da parte delle persone care si possono ottenere risultati impensabili.